Come forare le piastrelle con il trapano senza romperle?
Stai cercando dei consigli su come forare con il trapano una piastrella del bagno per aggiungere un porta sapone nella doccia o un porta salviette?
Vuoi fissare un accessorio nella parete della tua cucina e ti trovi a forare una piastrella ma non sai come fare?
Oppure devi installare un fermaporta a pavimento o un pozzetto per i catenacci?
Allora sei arrivato nella pagina giusta!
Nel seguito ti spiegherò come fare un foro in una piastrella senza romperla in 7 semplicissimi passaggi.
Vedremo insieme tutti gli strumenti necessari per fare dei fori sui materiali fragili come gres, gres porcellanato e ceramica con un unico obiettivo: risparmiare tempo e non fare danni.
Perché le piastrelle sono difficili da forare?
Ma prima facciamo un passo indietro e scopriamo perché le piastrelle non sono facilmente forabili.
Le piastrelle non sono tutte uguali; infatti, possono essere realizzate in materiali diversi come laterizio, graniglia, marmo e ceramica.
Inoltre spesso sono rivestite nella superficie visibile con uno smalto colorato che si scheggia molto facilmente.
Purtroppo per noi tutti questi materiali hanno una durezza molto elevata.
La durezza dei materiali si misura attraverso la scala Mohs, che identifica una scala relativa data dalla comparazione di materiali diversi e ha un range di valori tra 1 e 10 con durezza via via crescente.
Il materiale meno duro e con valore 1 è il talco, mentre quello più duro in natura è il diamante che ha valore 10.
Infine, più un materiale è duro più diventa fragile e sensibile agli urti.
Per inquadrare il nostro problema, che ricordo essere la foratura di una piastrella senza causarne la rottura, ecco di seguito alcuni valori di durezza:
- Piastrella in maiolica o ceramica: 5-7
- Gress porcellanato o klinker: 8
Come è facile intuire, per fare un foro sulla piastrella servono degli utensili molto duri.
In parte già abbiamo dato la risposta al nostro problema: devono essere utilizzare delle punte o frese diamantate.
Quali sono gli strumenti necessari per forare una piastrella con il trapano?
Il focus di questo post è di fare un foro su una piastrella, gres, gres porcellanato o ceramica utilizzando il trapano.
Iniziamo dal principio e innanzitutto vediamo un grosso errore da evitare.
Per forare una piastrella non si deve assolutamente utilizzare la percussione o battente del trapano, sia esso elettrico o a batteria.
Proprio perché, come detto, i materiali che compongono le piastrelle sono sensibili agli urti, l’utilizzo della funzione percussore porterebbe alla rottura della piastrella dopo pochi istanti.
Se vuoi saperne di più su come funziona un trapano a percussione o battente ti consiglio di dare un’occhiata a questo post dove sono elencate le principali caratteristiche di un trapano a percussione.
Per questo motivo si deve utilizzare un trapano elettrico o a batteria con possibilità di regolazione della velocità; e vedremo nel seguito perché.
Oltre al trapano, serviranno anche una matita o un pennarello (indelebile meglio) per segnare la posizione del foro.
Prima di cominciare, ci si deve munire di tutti i dispositivi di sicurezza come guanti, maschera per coprire la bocca e il naso dalla polvere, occhiali di protezione.
Infine, motivo per cui siamo qui, il vero e proprio utensile da taglio: una fresa diamantata in grado di forare la piastrella senza scheggiarla o peggio ancora romperla.
Posso utilizzare una normale punta da muro per forare una piastrella?
Di solito la risposta è no.
E il motivo è molto semplice.
Il problema dell’utilizzare una normale punta da muro per forare materiali duri è che il centraggio dell’utensile è molto difficile: la punta tenderà a scivolare sulla superficie e a compiere dei cerchi che potrebbero strisciare solamente la piastrella senza nemmeno scalfirla.
Tuttavia esistono delle punte per trapano multimateriale che per determinati tipi di piastrelle, per esempio in cemento con durezza non molto alta, sono più che sufficienti a realizzare il foro.
Qual è la fresa più adatta a fare un foro su una piastrella?
Per fare un buco su una piastrella ti consiglio di utilizzare una punta in carburo di tungsteno o diamante.
Generalmente queste frese sono costituite da un corpo in metallo dove nella parte superiore è riportata una corona circolare che costituisce la zona di taglio vera e propria.
La corona circolare è composta da una pasta, che è data da una matrice, o materiale di base, in cui sono annegati i carburi o la polvere di diamante.
Oltre alla fresa serve chiedere aiuto ad una preziosa alleata: l’acqua.
Infatti, la corona delle frese necessita di essere raffreddata durante la foratura per evitare che le temperature troppo elevate generate sul tagliente portino allo scollamento degli elementi di taglio dalla matrice.
Per questo motivo è consigliabile lubrificare le frese con acqua fredda, che ha anche una seconda funzionalità: rimuovere la povere e i residui del materiale dalla zona di taglio.
Tuttavia in questo post voglio presentarti un’importante novità: delle frese diamantate che lavorano a secco e che non devono essere lubrificate ad acqua.
Frese diamantate Profit Diamond Dry
Il consiglio di Ferramenta Paride, con un’esperienza di più di trent’anni nel settore ferramenta, è quello di utilizzare le frese diamantate Diamond Dry dell’azienda italiana Profit.
Le frese Profit sono costruite secondo un concetto modulare, che prevede l’utilizzo di alcuni elementi fissi e il posizionamento variabile delle frese sull’alberino.
Questo permette si soddisfare diverse applicazioni con lo stesso utensile e vedremo nel seguito i dettagli.
Sono consigliate frese simili anche del marchio Krino.
Queste frese sono disponibili in una vasta gamma di diametri per soddisfare sia le esigenze di foratura di fori piccoli che grandi (per esempio nel caso di forature per scarichi dei sanitari nel bagno).
Il nome stesso racchiude le caratteristiche della fresa: una corona di particelle diamantate è tenuta insieme da una matrice molto resistente e capace di resistere alle alte temperature tanto da non richiedere l’utilizzo dell’acqua come lubrificante.
In sostanze con queste frese si può lavorare a secco, da qui l’aggettivo “dry”.
Le frese della serie Diamond Dry sono costituite da un corpo a forma esagonale in modo da evitare scivolamenti della fresa tra le ganasce del mandrino del trapano.
Come fare un foro su una piastrella? Guida passo-passo in 7 punti
Adesso che abbiamo tutti gli strumenti necessari per la foratura di una piastrella, affrontiamo insieme i passaggi completi per realizzare il buco.
Lo vedremo nelle righe seguenti in 7 semplici passi.
Cominciamo!
1. Capire il diametro del foro.
Prima di tutto si deve identificare il diametro del foro in base all’oggetto che ci andrà inserito: se è un tassello, il valore può variare tra 4 e 12 mm, mentre se è uno scarico il diametro potrà essere ben maggiore.
Scegliere la fresa del diametro corrispondente tra quelle presenti in questa pagina e preparare matita/pennarello per tracciare il foro e il trapano/avvitatore collegato o carico.
Nota: se devi realizzare un foro di grandi dimensioni, in genere superiore ai 20/25 mm, è bene creare un preforo di dimensioni inferiori e poi utilizzarlo come centraggio per quello più grande.
2. Segnare il foro sulla piastrella ed assicurarsi che la posizione dia corretta.
Talvolta può essere più furbo cercare di posizionare il foro sulla fuga tra le piastrelle in modo da diminuire il rischio di danneggiamento della piastrella stessa.
Infatti, la fuga può essere facilmente forata e anche stuccata nel caso il foro non serva più sia errato.
Per centrare il buco si può utilizzare anche una dima acquistata o costruita su misura.
3. Definire la velocità di rotazione
Con la fresa inserita nel mandrino del trapano, assicurarsi che la velocità di rotazione sia al minimo all’inizio.
Infatti si fa sempre in tempo ad aumentarla mano a mano che si prende confidenza con il lavoro.
Si ricorda che il segreto della foratura di materiali duri è la bassa velocità di lavoro.
4. Partenza del foro
Partire a realizzare il foro nella piastrella è un passo molto importante.
Per evitare scivolamenti dell’utensile la fresa deve entrare in contatto inclinata a 45° gradi con la superficie da forare.
Quando si è sicuri che la fresa abbia creato una sede sufficiente a evitare scivolamenti, allora raddrizzare l’utensile e proseguire il foro mantenendolo a 90°.
5. Come eseguire il foro
Nella fase di foratura stabile bisogna prestare attenzione a non applicare una pressione troppo elevata sul trapano perché il fondo della piastrella potrebbe rompersi.
Contemporaneamente applicare un leggero movimento rotatorio del trapano attorno all’asse del foro.
Durante la foratura asportare la polvere del materiale della piastrella soffiando con la bocca o con il compressore se lo hai.
6. Quando il foro sulla piastrella è sufficientemente profondo?
In sostanza la domanda è: quando fermarsi nel realizzare il foro?
La risposta è data durante la realizzazione del foro: quando si sente che la resistenza alla foratura diminuisce bruscamente allora significa che la piastrella è stata oltrepassata e si sta forando il calcestruzzo o il muro dietro ad essa.
In questo caso è bene fermarsi e sostituire la fresa diamanta con una normale punta d muro.
Le frese Diamond Dry, infatti, lavorano bene per durezze Mohs superiori a 5 e nel caso di calcestruzzo la corona tende a impastarsi bloccando l’effetto dei diamanti.
7. E se devo allargare il foro?
Se poi devi allargare il foro, come indicato al punto 1, allora cambia la fresa e monta quella più grande ripetendo le operazioni 5 e 6. In questo caso non serve partire inclinati in quanto non c’è pericolo di scivolamento della fresa, guidata dalla traccia realizzata in precedenza.
Ecco in questo video il procedimento che riassume i punti dal 4 al 7 con il funzionamento modulare delle frese Profit.
Una volta seguiti questi punti avrai il tuo foro sulla piastrella pronto e potrai utilizzare per esempio dei tasselli per agganciare o attaccare il tuo accessorio bagno o cucina, inserire il pozzetto a molla del catenaccio della porta di ingresso.
Consigli per eseguire il lavoro
Come detto forare una piastrella è un’operazione delicata.
Se sei alle prime armi il consiglio è di verificare di avere almeno una piastrella di ricambio nel caso qualcosa vada storto.
Oppure fare alcune prove in altre piastrelle vergini per prendere un po’ di confidenza con il materiale e le operazioni da eseguire.
Soprattutto la partenza inclinata a 45° è un’operazione molto importante e da realizzare correttamente; per questo è anche la più difficile.
Inoltre, se possibile, cerca di fare il buco sempre nelle fughe e non in mezzo alla piastrella
Infine ricordo di utilizzare basse velocità di rotazione.
Ultimissimo punto, ma molto più importante dei precedenti, è quello di munirsi di tutti gli strumenti di protezione prima di cominciare il lavoro.
Guanti, mascherina anti polvere, occhiali protettivi non devono mancare: la sicurezza prima di tutto!
Esistono altri modi per forare le piastrelle con il trapano?
La risposta è sì.
Forse il più comune strumento da montare sul trapano per la foratura di una piastrella è la punta a compasso.
Il vantaggio della punta a compasso è che è un utensile il cui diametro di foratura può essere variato facilmente.
Viene utile, per l’appunto, quanto si devono realizzare molti fori di diametri diversi, dove l’acquisto separato di più frese causerebbe una spesa piuttosto importante.
In questo caso è consigliabile servirsi di acqua come lubrificante.
Come forare le piastrelle: conclusioni
In questo articolo abbiamo visto insieme come forare una piastrella in ceramica o gres porcellano con il trapano in 7 passaggi.
Il consiglio è quello di utilizzare delle frese con corona diamantata che lavorano a secco, quindi, senza lubrificante.
La partenza del foro deve essere inclinata a 45° per portare raddrizzarsi e continuare diritto applicando un leggero movimento rotatorio attorno all’asse del buco.
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