COME SCEGLIERE UNA FRESA PER LEGNO?

come-scegliere-una-fresa-per-legno

Se stai per realizzare una fresata su un pannello di legno e non sai che tipo di fresa scegliere, allora sei arrivato nella pagina giusta.

In questo articolo ti spiegherò brevemente come scegliere una fresa per legno, mettendo a disposizione l’esperienza maturata in 30 anni nel settore.

scegliere-fresa-per-legno

Innanzitutto, devi sapere che scegliere la corretta fresa per legno non è un argomento che si può risolvere in pochi secondi o via telefono, come spesso ci capita.

Ci sono, infatti, diversi aspetti che devono essere considerati quando si seleziona una fresa.

Ovviamente il principale (e più scontato) è il tipo di lavorazione che si deve realizzare, ma non è l’unico.

fresa-per-legno-freud

Di seguito vedremo insieme i 4 step per scegliere la corretta fresa per legno da utilizzare sulla tua fresatrice.

Devi sapere che in linea generale questi passaggi sono gli stessi che si applicano anche alla scelta di una fresa per metallo, ma ovviamente nel caso del legno ci sono delle particolarità specifiche che andremo ad analizzare più in dettaglio nelle prossime righe.

I passaggi per scegliere una fresa per legno

Ecco i 4 step per scegliere una fresa per legno:

  1. Capire il materiale che si deve lavorare
  2. Capire la lavorazione e la finitura che si vuole ottenere
  3. Identificare la macchina con cui fare la fresata
  4. Stimare il numero di pezzi da lavorare

Premessa: la qualità di una fresa dipende da 2 fattori fondamentali: la qualità del taglio e la sua durata.

1. Materiale da lavorare

Quando chiedo quale tipo di materiale si deve fresare il 99,9% delle volte ottengo sempre la stessa risposta: “legno”.

pannelli-legno-da-fresare

Ovviamente come puoi immagine questa risposta non è sufficiente.

Come per tutti i materiali, anche nel settore del legno ne esistono moltissime varianti.

A grandi linee possiamo identificarli in legni teneri o legni duri.

La classificazione della durezza del legno viene fatto con un test specifico, detto di Janka: misura la resistenza del legno all’ammaccatura.

Ma ci sono anche i famosissimi legni truciolari, dove all’interno si possono trovare parti metalliche e plastiche tenute insieme da collanti vari, che possono rivelarsi davvero pericolose per la tenuta strutturale delle frese.

pannello-legno-truciolare

I legni più comuni per gli amanti dei fai da te (DIY) sono abete e pino, i più venduti nei centri commerciali.

Le distinzioni precedenti sono fondamentali in quanto in base al tipo di materiale da tagliare, infatti, è necessario scegliere la fresa del materiale corretto.

Questo al fine di evitare di surriscaldarla, quindi rovinare sia la fresa stessa che la lavorazione, o di spendere troppi soldi quando non sarebbe necessario.

Materiale della fresa

Quando si parla di materiale della fresa, s’intende il materiale del tagliente, quindi, della parte che si occupa dell’asportazione del materiale.

Ecco di seguito i tipi principali:

  1. Frese in acciaio
  2. Frese in metallo duro
  3. Frese al diamante policristallino

Frese in acciaio

Le più comuni frese in acciaio sono le HSS (High Speed Steel), cioè in acciaio super rapido.

Ormai sono lo standard della categoria entry level e per tutti gli utensili da taglio (basti pensare alle normali punte da trapano).

Trovano impiego nelle comuni frese a tazza o nelle frese Forstner, ossia due tipi di frese economiche, dalla durata limitata e utilizzate principalmente per il fai da te (DIY) nel caso di legni teneri vergini (no truciolare o altri materiali con collanti all’interno) quali per esempio pioppo, betulla, larice e abete.

fresa-forstner-per-legno

Hanno il vantaggio di poter essere affilate “facilmente” (se lo si sa fare), come le punte da trapano per intenderci.

Frese in metallo duro

Il metallo duro, conosciuto anche come Carburo Cementato, Carboloy o più comunemente Widia (spesso storpiato in Widiam), è il materiale più comune delle frese di fascia media, utilizzati per fresatrici manuali e soprattutto per le frese da rifilatura.

fresa-widia-per-legno-freud

La parte in Widia può essere saldata tramite brasatura al corpo della fresa oppure può essere un inserto applicato e sostituibile dopo aver raggiunto un determinato livello di usura.

Il metallo duro o WIDIA è il più comune e il più usato tra tutti i materiali per utensili di fascia medio alta.

Frese in metallo duro trovano impiego per tutti i tipi di legno, quindi sia duri che teneri, sia con che senza residui di colla.

Frese al diamante policristallino

Il diamante policristallino (PCD) è un diamante sintetico prodotto in laboratorio attraverso un processo di sinterizzazione.

È un materiale estremamente resistente, composto da cristalli di diamante orientati casualmente in un substrato di tungsteno.

fresa-al-diamante-policristallino-per-legno

Insomma, tutto questo per dire che è il materiale più duro utilizzato negli utensili.

In realtà non tutto l’utensile è fatto di questo materiale, ma solo delle piccole placchette applicate tramite saldo-brasatura al corpo principale.

Questo tipo di utensili sono facilmente riconoscibili perché le placchette sono di colore scuro.

Il costo di queste frese aumenta notevolmente, ma conseguentemente anche la durata: si parla mediamente 10 volte in più di una fresa in Widia.

Queste frese sono molto costose e vengono utilizzate nei centri di lavoro a controllo numerico (CNC) dalle falegnamerie professionali che producono mobili o serramenti in legno in grandi quantità, ossia in serie.

2. Lavorazione e finitura da ottenere sul prodotto

Quasi tutti i produttori di frese presentano all’inizio dei loro cataloghi o in manuali tecnici dedicati alcune informazioni di base legate alla scelta delle frese.

finitura-fresa-per-legno
Esempio di finitura del bordo a seconda del tipo di fresa

Ogni catalogo contiene diverse sezioni dove a seconda della famiglia di lavorazione sono contenute tutte le frese per eseguirla.

Partendo da questa veloce premessa ecco 4 step per determinare il tipo di fresa a partire dalla lavorazione e finitura che si vogliono avere.

2.1 Identificare il tipo di lavorazione

Quale lavorazione devi eseguire?

Devi fare uno smusso? Devi fare un foro? Devi rifilare?

lavorazioni-frese-per-legno

Come indicato poco fa per ogni lavorazione e profilo che si vuole ottenere c’è la fresa dedicata, quindi non serve altro che trovare la pagina giusta del catalogo.

Nel nostro catalogo online puoi trovare le frese per legno a seconda del tipo di fresata.

2.2 Identificare il tipo di fresa

È fondamentale scegliere la fresa corretta per il lavoro che si ha in mente.

Sempre nei vari cataloghi sono riportati dei consigli sulla scelta del diametro del gambo della fresa in base alle dimensioni della fresate che si vogliono realizzare, nonché anche le indicazioni sul numero di giri da settare sulla fresatrice.

velocita-frese-per-legno

Nel caso di un canale (vedi disegno qui sotto), ossia la creazione di una gola non passante sul pannello, quando più largo e in particolare profondo sarà il canale stesso, tanto maggiore sarà lo sforzo (generato d quello che in gergo tecnico è chiamato “momento flettente”) sul gambo della fresa.

canale-fresa-per-legno-freud

Di conseguenza è sempre bene riferirsi alle indicazioni del fornitore per la scelta del gambo al fine di non ritrovarsi con la fresa in mano o peggio ancora rischiare qualche infortunio se l’utensile si dovesse rompere.

Le misure comuni dei gambi delle frese per fresatrici manuali sono 6, 8, 12 (o 12,7) mm.

Quando si parla di frese CNC, invece, si apre un altro mondo con codoli che possono essere 16, 20, 25 mm.

2.3 Scegliere il giusto tagliente

La scelta del tipo di tagliente è fondamentale per evitare di rovinare il bordo lavorato.

Ti è mai capitato di tagliare del legno ed avere segni di bruciatura? Oppure di avere delle bave o schegge?

Ecco in questo paragrafo vediamo insieme la teoria alla base della scelta del tagliente della fresa, che insieme alla velocità di rotazione è l’altro parametro che influenza la resa estetica della lavorazione.

Se non hai esperienza per quanto riguarda la velocità di rotazione, il mio consiglio è lo stesso di prima, ossia seguire le indicazioni del fornitore indicate a catalogo in base al tipo di fresa e materiale.

Quando si parla di tagliente, invece, ne esistono di 4 tipi:

  • Fresa a taglienti DIRITTI
  • Fresa con taglienti ad elica POSITIVA
  • Fresa con taglienti ad elica NEGATIVA
  • Fresa con taglienti ad elica DOPPIA, POSITIVA E NEGATIVA

FRESA CON TAGLIENTI DIRITTI

La fresa con taglienti diritti è la tipologia più comune, tanto che questo tagliente viene definito “standard”.

Un suggerimento: quando si parla con un falegname professionista è sempre meglio chiarire cosa lui intenda con “standard”, perché magari ha sempre utilizzato un certo tipo di tagliente diverso da quello diritto, che però lui identifica come riferimento, basato sul fatto che “ho sempre fatto così”.

Quindi meglio una domanda in più per essere sicuri di non sbagliare!

Le frese con taglienti diritti hanno il corpo in acciaio e le placchette in widia saldo-brasate su entrambi i lati, simmetricamente.

fresa-per-legno-a-taglienti-diritti

Dal punto di vista della finitura della lavorazione, una fresata con questo tipo di frese garantisce dei bordi non perfetti ma che possono essere considerati accettabili per la maggior parte delle lavorazioni.

FRESA CON TAGLIENTI AD ELICA POSITIVA

Una fresa con elica del tagliente positiva permette di avere una buona finitura nella parte inferiore della fresata, ossia dal lato opposto del codolo.

fresa-per-legno-ad-elica-positiva

Questo perché la geometria dell’elica spinge il truciolo di scarto verso l’alto, garantendo una finitura ottimale della parte bassa.

Quindi questa fresa si utilizza quando la parte buona è quella opposta al lato che si lavora.

FRESA CON TAGLIENTI AD ELICA NEGATIVA

Al contrario del caso precedente, la rotazione della fresa permette l’evacuazione del truciolo nella parte bassa, garantendo una finitura ideale nella parte alta del pannello, cioè dallo stesso lato del codolo.

fresa-per-legno-ad-elica-negativa

La fresa con taglienti ad elica negativa si utilizza, perciò, quando il lato buono della lavorazione dal lato dove si esegue la fresata.

TAGLIENTE AD ELICA DOPPIA

Le frese con taglienti ad elica doppia garantiscono una buona finitura da entrambi i lati del pannello lavorato.

La fresa ha una doppia parte di taglio, una doppia elica per l’appunto, con una parte positiva e una negativa.

La doppia elica permette, infatti, che il truciolo di scarto venga evacuato sia dall’alto che dal basso.

fresa-per-legno-ad-elica-doppia

Il difetto principale di questa fresa, come puoi immaginare, è che, avendo un doppio tagliente, il costo è più alto rispetto alle precedenti.

Il suggerimento è quindi quello di acquistare questo tipo di frese solo quando effettivamente la lavorazione deve essere ideale da entrambi i lati.

2.4 Tipo di attacco della fresa

Nel caso di fresatrice CNC gli attacchi possono essere a codolo cilindrico e conico.

fresa-per-legno-codolo-cilindrico-conico

Una volta individuata la fresa e scelto il giusto tagliente, è consigliabile scegliere in base all’asportazione richiesta il tipo di attacco (S, o codolo di attacco). 

Una fresata più profonda, quindi che tende a sforzare di più la fresa, ha bisogno di un sostegno maggiore rispetto ad una fresata più leggera, dove basta invece quel poco per pulire o smussare appena gli angoli.

Per alcuni sarà sicuramente una banalità perché spesso vengono usati attacchi da pantografo CNC (possono arrivare a 16-20-25), ma per tutti quelli che ancora sono a livello manuale è una scelta molto importante e molto sottovalutata.

Può, infatti, cambiare la tenuta e la durata della fresa e quindi la riuscita della lavorazione (prevenendo anche e soprattutto molte rotture).

3. Identificare la macchina con cui fare la fresata

Ci sono 2 macro famiglie di fresatrici su cui si possono montare le frese:

  • Fresatrice verticale, chiamata anche pantografo
  • Fresatrice CNC a controllo numerico

Elettrofresatrice portatile

Nel caso di fresatrice portatile, o pantografo manuale, la prima cosa da fare quando si sceglie una fresa è verificare le istruzioni di utilizzo del produttore della fresa.

fresatrice-verticale-bosch-professional

Per alcuni tipi di frese il produttore può consigliare l’utilizzo di una fresatrice verticale ma applicata a banco.

Questo perché l’installazione sul supporto, banco, permette una maggiore stabilità, meno vibrazioni sull’utensile e, quindi, una finitura migliore del taglio e una minore probabilità di rottura dell’utensile.

Se entriamo nei dettagli della fresatrice portatile, si apre un mondo; come se dovessimo parlare di automobili.

Ne esistono di moltissimi modelli, marche e “dimensioni”.

In genere la dimensione di una elettrofresatrice è data dalla sua potenza in Watt, che è il parametro comparativo tra le varie macchine.

In sostanza quando devi acquistare una nuova fresatrice puoi confrontare modelli di marche diverse utilizzando la potenza come parametro fisso.

Le fresatrici di qualità elevata hanno una correlazione tra il diametro dell’attacco e la potenza della macchina stessa.

Questo significa che macchine professionali con pochi Watt non avranno mai l’attacco per le frese con codolo da 12 mm.

Di conseguenza, a seconda del lavoro che devi eseguire e del tipo di legno che devi fresare, duro o tenero, la scelta del pantografo è da valutare attentamente.

La nostra scelta è stata quella di evitare utensili e attrezzature economiche e poco performanti.

Il nostro target è il professionista o un privato esigente, perciò, al fine di fornire sempre un prodotto valido, lavoriamo da molti anni con il marchio Bosch Professional, conosciuto anche come serie blu.

Il modello che ti presento è il GOF 1600 CE e ha un prezzo di listino di 344,60 € iva esclusa.

bosch-gof-1660-ce
GOF 1600 CE Professional

Dati tecnici

Attacco utensile8 – 12,7 mm
Numero di giri a vuoto10.000 – 25.000 giri/min
massima corsa dell’accessorio per fresare76 mm
Potenza assorbita nominale1.600 W
Peso5,8 kg
Dimensioni della confezione (larghezza x lunghezza x altezza)355 x 420 x 330 mm
Tensione, elettrica240 V

Ovviamente, se sei un privato e devi eseguire un lavoro saltuario, il gioco deve valere la candela: sta a te valutare se per il lavoro che devi eseguire vale la pena spendere questa cifra.

Oppure meglio rivolgersi a un falegname che avendo già l’attrezzatura ti farà pagare il servizio.

Quando utilizzi una fresatrice manuale ricordati sempre di controllare il numero di giri impostato sulla macchina in accordo alle linea guida indicate nel catalogo del fornitore.

Fresatrice a controllo numerico CNC

Sono sincero.

Questo è un tema del settore lavorazione del legno industriale e non fa parte delle competenze con cui ci confrontiamo quotidianamente.

Esistono dei rivenditori specializzati o comunque i reparti vendita delle aziende costruttrici di centri di lavoro che sapranno spiegarti nel dettaglio tutte le caratteristiche di queste fresatrici professionali.

fresatrice-cnc-per-legno
Immagine tratta da www.medium.com

4. Valutazione del numero di pezzi da fresare

Valutare il numero di fresate da fare sulla carta è abbastanza semplice.

Se sei un hobbista, un appassionato del DIY, allora è piuttosto semplice capire quanti “pezzi” o lavorazioni devi produrre: ti basta contarli e il loro numero sarà piuttosto basso.

Per questa ragione puoi pensare di utilizzare una fresa HSS, che ricordo essere di acciaio rapido, nel caso in cui le lavorazioni siano poche.

In questo caso il prezzo delle frese è abbastanza modesto ma di conseguenza anche la loro durata.

Se, invece, vuoi andare sul sicuro, hai un numero di pezzi più elevato o comunque pensi che la fresa ti possa servire anche in futuro, allora è il caso di passare alle frese in metallo duro o Widia.

Sempre che non si rompa prima ????

Se sei un professionista, invece, la scelta si restringe alla parte della lista, ossia fresa in Widia o diamante policristallino.

Le frese Widia sono le più utilizzate dagli artigiani con un’officina semi manuale, mentre invece, quelle al diamante policristallino si trovano in falegnamerie professionali con frese CNC per la produzione in serie.

Come detto in precedenza il costo delle seconde è decisamente più alto e la valutazione del numero di pezzi da fare diventa veramente una materia da considerare attentamente in modo da calcolare correttamente il costo della lavorazione e alla fine definire il prezzo del prodotto da vendere sul mercato per stimare il guadagno.

Per artigiani e falegnamerie professionali queste stime sono basate sulla conoscenza dettagliata del legno che si lavora, degli utensili, delle macchine e degli operatori che le seguono.

Purtroppo non esistono numeri magici che confermino quanti pezzi si possono fare con un determinato tipo di fresa.

Ovviamente vale l’ordinamento seguente per quanto riguarda la durata di una fresa per legno, dalla meno duratura alla più performante:

  1. Fresa HSS
  2. Fresa Widia
  3. Fresa al diamante policristallino

All’interno della stessa famiglia di frese molto dipende dal produttore, che spesso presenta dei risultati derivanti da prove comparative con altri marchi.

Qui ho riportato l’esempio del marchio Freud Pro, ora facente parte del gruppo Bosch.

ferramenta-paride-rivenditore-frese-freud-e-utensili-da-taglio-a-treviso

Ferramenta Paride è rivenditore ufficiale e autorizzato da molti anni il marchio di frese per legno Freud Pro.

In questo articolo collegato puoi vedere tutti i diversi tipi di frese per fresatrice manuale presenti nel nostro catalogo.

Scarica il catalogo frese per legno Freud

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto nel dettaglio come scegliere una fresa per legno.

La premessa che abbiamo fatto all’inizio è che qualità di una fresa dipende da 2 fattori fondamentali: la qualità del taglio e la sua durata.

La scelta di una fresa da legno si può fare attraverso 4 step successivi:

  1. Valutazione del tipo di legno da fresare
  2. Valutazione del tipo di lavorazione e finitura
  3. Scelta della fresatrice
  4. Valutazione del numero di lavorazioni o pezzi da eseguire.

Abbiamo visto che le frese si dividono in 3 categorie:

  • frese HSS (le più economiche),
  • frese in metallo duro o al Widia (fascia intermedia),
  • frese al diamante policristallino (fascia alta per utilizzo professionale).

La consultazione dei cataloghi dei produttori di frese per legno aiuta a scegliere la fresa più adatta alla lavorazione che si vuole ottenere, per esempio fare una cava o rifilare.

Inoltre, sono riportati dei validi consigli sulla scelta del diametro del gambo della fresa e sul numero di giri massimo da impostare sulla fresatrice.

Quando si parla di elettrofresatrici si apre un mondo di possibilità.

Ne esistono ovviamente di moltissimi tipi, ma il parametro da tenere in considerazione per la comparazione è la potenza espressa in Watt.

Più potente è un pantografo, maggiore è il diametro delle frese che può ospitare.

Occhio alla cinesate da pochi soldi, scegli sempre un marchio affidabile come per esempio la serie Blu Professional di Bosch, del quale sono forniti tutti i ricambi in caso di rottura.

Contattaci per richieste sulla scelta di frese per legno

Hai bisogno di aiuto nella scelta di una fresa per legno da applicare alla tua fresatrice?

Contatta uno dei nostri tecnici specializzati questo link.

ferramenta-treviso-contattaci

Ti è piaciuto questo articolo su come scegliere una fresa per legno?

Allora condividi questa pagina nei social!

Facebook
Pinterest
Twitter
WhatsApp

Categorie

Tag

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post